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99942 Apophis (noto in italiano anche come 99942 Apòfi e in passato con la designazione provvisoria 2004 MN4) è un asteroide near-Earth che ha causato un breve periodo di allarme nel dicembre 2004, in quanto le osservazioni iniziali indicavano una probabilità relativamente alta di collisione con la Terra nel 2029: il 27 dicembre 2004 fu calcolata l'allarmante probabilità d'impatto del 2,7%, ossia di 1 su 37. Tuttavia osservazioni successive hanno permesso di determinare l'orbita con maggior precisione e nell'aprile-maggio 2013 si è esclusa la possibilità di un impatto.

Apophis
(99942) Apophis ripreso dall'Osservatorio Astronomico di Sormano il 30 dicembre 2004
Stella madreSole
Scoperta19 giugno 2004
ScopritoriRoy A. Tucker,
David James Tholen e
Fabrizio Bernardi
ClassificazioneAsteroidi Aten
Designazioni
alternative
2004 MN4
Parametri orbitali
(all'epoca JD 2458600,5
27 aprile 2019)
Semiasse maggiore138008932 km
0,9225196 au
Perielio111584964 km
0,7458888 au
Afelio164432900 km
1,0991504 au
Periodo orbitale323,64 giorni
(0,89 anni)
Velocità orbitale30,73 km/s (media)
Inclinazione
sull'eclittica
3,33688°
Eccentricità0,1914656
Longitudine del
nodo ascendente
204,05491°
Argom. del perielio126,68113°
Anomalia media163,22246°
Par. Tisserand (TJ)6,466 (calcolato)
Ultimo perielio29 novembre 2018
Prossimo perielio18 ottobre 2019
Dati fisici
Dimensioni0,32 km[1]
Massa
4,6×1010 kg
Densità media~2,7 × 10³ kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie0,0001 m/s²
Velocità di fuga0,2 m/s
Temperatura
superficiale
~270 K (media)
Albedo0,23
Dati osservativi
Magnitudine app.21,69
Magnitudine ass.19,2

Storia delle osservazioni


Apophis fu scoperto il 19 giugno 2004 dal Kitt Peak National Observatory, in Arizona, da Roy A. Tucker, David James Tholen e Fabrizio Bernardi del progetto di ricerca asteroidi finanziato dalla NASA all'Università delle Hawaii. Questo gruppo osservò Apophis per due notti. Al nuovo oggetto fu assegnata la designazione provvisoria di 2004 MN4.

Il 18 dicembre l'oggetto fu riscoperto in Australia da Gordon Garradd dall'Osservatorio di Siding Spring, un altro impianto NASA che si occupa del rilevamento degli asteroidi near-Earth. Ulteriori osservazioni da più parti del globo nei giorni seguenti permisero al Minor Planet Center di confermare che era lo stesso oggetto scoperto a giugno.

A questo punto la possibilità di un impatto per il 13 aprile 2029 fu calcolata dal sistema automatico SENTRY del programma NASA per lo studio degli oggetti near-Earth. NEODyS, un sistema automatico simile in uso all'Università di Pisa, in Italia, e all'Università di Valladolid, in Spagna, confermarono la possibilità di una collisione fornendo previsioni simili alle precedenti.

Nei giorni seguenti ulteriori osservazioni permisero agli astronomi di restringere il cono di incertezza e la probabilità di impatto salì fino a un picco del 2,7%, ovvero 1 su 37. Tenendo conto delle sue dimensioni, ciò portava Apophis al livello quattro sui 10 previsti dalla Scala Torino e 1,10 sulla Scala Palermo, un'analoga scala più tecnica, usate dagli scienziati per classificare la pericolosità di un asteroide in rotta di collisione con la Terra. In entrambi i casi questi sono stati i più alti valori mai raggiunti tra tutti gli oggetti valutati su queste scale.

Il 27 dicembre furono identificate alcune osservazioni pre-scoperta effettuate il 15 marzo 2004, osservazioni che consentirono di effettuare un più preciso calcolo dell'orbita.[2] In effetti il passaggio del 2029 risultò molto più ravvicinato di quello ipotizzato nelle prime previsioni (quasi alla stessa distanza di un satellite geostazionario), ma l'incertezza dei calcoli era ormai così piccola che il rischio di impatto per quella data poteva essere escluso. Il passaggio ravvicinato del 2036 presentava ancora un certo rischio. A gennaio 2006 la probabilità cumulata della scala Palermo risultava essere di -1,39, mentre sulla scala Torino Apophis era al livello 1.[3]

Il 30 dicembre 2009 il capo dell'agenzia spaziale russa Anatoly Perminov dichiarò l'intenzione di convocare un vertice internazionale per valutare una missione allo scopo di distruggere l'asteroide, poiché (nonostante la possibilità di accadimento dell'evento catastrofico fosse ai tempi già considerata bassa) gli effetti che essa avrebbe potuto avere sarebbero stati talmente disastrosi da rendere utile un intervento diretto per scongiurare anche quella minima possibilità.[4]


Stime storiche dei passaggi ravvicinati


Migliore stima dell'orbita dell'asteroide nel suo passaggio ravvicinato nel 2029, la barra bianca indica l'intervallo di incertezza
Migliore stima dell'orbita dell'asteroide nel suo passaggio ravvicinato nel 2029, la barra bianca indica l'intervallo di incertezza

Al momento della scoperta si riteneva che Apophis, il 13 aprile 2029, si sarebbe venuto a trovare a una distanza così ravvicinata alla Terra da raggiungere una magnitudine pari a 3,3, tanto da poter essere individuato a occhio nudo senza difficoltà da una vasta zona di Europa, Africa e Asia occidentale; un fatto decisamente eccezionale, visto che storicamente non sono mai stati registrati incontri con oggetti di queste dimensioni visibili a occhio nudo. Inoltre l'incontro avrebbe potuto determinare un cambiamento orbitale tale da spostare Apophis, asteroide Aten, tra gli asteroidi Apollo.

Apophis è rimasto a lungo al livello 1 della Scala Torino poiché aveva una probabilità di impatto molto bassa, ma non pari a zero, nel passaggio del 2036 a causa dell'incontro del 2029 che, alterando l'orbita dell'oggetto, rendeva incerte ulteriori previsioni, in assenza di maggiori dati. A tal proposito, Jon Giorgini del Jet Propulsion Laboratory dichiarò: «Se otteniamo misure radar nel 2013 (la prossima occasione favorevole), dovremmo poter predire la posizione di 2004 MN4 almeno fino al 2070».[5]

Nel luglio 2005 l'ex astronauta Rusty Schweickart, in qualità di presidente della Fondazione B612, chiese formalmente alla NASA di valutare la possibilità che l'orbita dell'asteroide dopo il 2029 potesse trovarsi in risonanza orbitale con la Terra, il che avrebbe accresciuto la probabilità di impatti futuri. Perché ciò avvenga, Apophis dovrebbe passare precisamente in una determinata e ridottissima regione di spazio durante il passaggio ravvicinato del 2029, un "buco della serratura gravitazionale" largo non più di 600 metri. Schweickart chiese un'indagine sulla necessità di piazzare un transponder sull'asteroide, transponder che avrebbe permesso di tracciare con maggior precisione la sua orbita definendone l'eventuale influenza dell'effetto Yarkovsky.[6]

Nel febbraio 2007 Schweickart annunciò che la minaccia che Apophis potesse colpire la Terra il 13 aprile 2036 stava diventando così concreta che le Nazioni Unite dovevano assumere il coordinamento di una missione spaziale internazionale basata sul progetto innovativo di un trattore gravitazionale per deviare il corpo ed evitare il possibile impatto con il nostro pianeta.

Al 6 maggio 2008, dopo 2 osservazioni radar, 5 analisi Doppler e 731 osservazioni ottiche, si definì che la probabilità di un impatto nel 2029 era stimata allo 0,0022% (1 a 45 000).[7] Nell'ottobre 2009 una nuova stima, basata su mesi di osservazioni condotte da astronomi dell'Università delle Hawaii, abbassò la probabilità allo 0,0004% (1 a 250 000).[8]


Cronologia delle stime



Effetti nel caso di impatto


La NASA inizialmente stimò l'energia che Apophis avrebbe liberato colpendo il nostro pianeta equivalente a 1480 megatoni (114000 volte l'energia liberata da Little Boy, la bomba atomica sganciata dagli Stati Uniti su Hiroshima, in Giappone). Una successiva stima più precisa indicò 870 megatoni (circa 65500 volte la bomba di Hiroshima). Per fare un confronto, nell'impatto che ha generato il cratere di Barringer si stima sia stata liberata un'energia pari a circa 10-20 megatoni, l'eruzione del vulcano Krakatoa nel 1883 ha approssimativamente generato l'equivalente di 200 megatoni, mentre la Bomba Zar, il più potente ordigno nucleare mai fatto esplodere, ha liberato un'energia pari a 50 megatoni. Gli effetti esatti di ogni singolo impatto possono variare a seconda della composizione dell'asteroide, del luogo e dell'angolo di impatto. In ogni caso, i danni causati sarebbero stati particolarmente ingenti su un'area di migliaia di chilometri quadrati mentre risultava improbabile l'eventualità di effetti globali duraturi, ad esempio un "inverno da impatto".

In base all'ora prevista di impatto (13,89 aprile, ovvero circa le 21:20 UTC del 13 aprile) e al fatto che l'asteroide si sarebbe avvicinato alla Terra dall'esterno della sua orbita, la collisione con Apophis avrebbe probabilmente riguardato l'emisfero orientale (fusi orari da +3 UTC a +10 UTC).

Ogni potenziale impatto sarebbe avvenuto alla velocità di 12,59 km/s (pari a 45324 km/h).


Possibilità di deflessione


L'ESA stimò che una missione di modeste dimensioni avrebbe potuto essere mandata a colpire l'asteroide causando una modifica della sua orbita sufficiente ad evitare l'impatto.[9] I ricercatori dell'Advanced Concepts Team determinarono una serie molto ampia di finestre di lancio per una missione efficace. La missione ESA denominata Don Quijote[10] risultò in questo senso pionieristica in quanto si riprometteva di dimostrare la possibilità di deflettere alcune classi di asteroidi utilizzando la tecnica dell'impatto cinetico, secondo molti la più adatta anche per il caso ipotetico di Apophis.


Il "trattore gravitazionale"

Diverse ricerche evidenziano che gli asteroidi sono spesso formati da materiale incoerente, e un'esplosione potrebbe trasformarli in uno sciame che colpirebbe ugualmente la Terra. Per aggirare questo rischio il ricercatore Ed Lu sviluppò il progetto di un "trattore gravitazionale", descritto nei particolari in un articolo sulla rivista Nature, consistente in una astronave teleguidata che sarebbe entrata nel campo gravitazionale di Apophis legandovisi, e tramite getti propulsori deviare quindi la rotta dell'asteroide. Ed Lu precisò che la durata della missione di salvataggio sarebbe stata di circa 12 giorni, per un costo di circa 300 milioni di dollari.


Nome


Quando fu scoperto, all'oggetto fu assegnata la designazione provvisoria 2004 MN4 (a volte indicata anche come 2004 MN4). Il 24 giugno 2005, una volta determinata con sufficiente precisione la sua orbita, ricevette la numerazione ordinale permanente 99942; si trattava in assoluto del primo oggetto numerato con possibilità di collisione con la Terra. Il 19 luglio 2005 ricevette dunque la designazione definitiva "(99942) Apophis", dal nome greco del dio dell'Antico Egitto Apopi, detto "il Distruttore", nemesi di Ra, che dimora nelle oscurità eterne del Duat, il mondo sotterraneo e tenta di distruggere il Sole nel suo ciclico passaggio notturno.

Anche se il richiamo alla divinità mitologica egizia può essere corretto, è da notare che Tholen e Tucker (due dei co-scopritori dell'asteroide) sono fan della serie televisiva di fantascienza Stargate SG-1. Nelle prime stagioni del telefilm, l'antagonista principale era un alieno che portava il nome del dio egizio Apophis e cercava ripetutamente di attaccare la Terra.[11]

Dal 21 luglio 2005 al 19 febbraio 2006, quando 117506 Wildberg ricevette la denominazione ufficiale, è stato l'asteroide denominato con il più alto numero ordinale. Prima della sua denominazione, il primato era di 99905 Jeffgrossman.


Caratteristiche


Apophis appartiene al gruppo degli asteroidi Aten, corpi minori la cui orbita ha un semiasse maggiore inferiore a un'unità astronomica. Apophis, in particolare, ruota attorno al Sole con un periodo orbitale pari a circa 323 giorni, e la sua orbita lo porta ad attraversare per due volte quella della Terra a ogni rivoluzione.

In base alla luminosità osservata, si era inizialmente stimato che il suo diametro fosse all'incirca 415 metri; una stima più precisa, basata sulle osservazioni spettroscopiche effettuate nel 2005 alle Isole Hawaii presso l'Infrared Telescope Facility della NASA da Binzel, Rivkin, Bus e Tokunaga, indicò un diametro di circa 320 m e una massa di 4,6×1010 kg. Ulteriori stime hanno ridotto la stima del diametro a circa 270 metri.[12] La sua gravità superficiale è stimata in 0,0023 cm/s².[13]


Note


  1. Herschel prende le misure ad Apophis « MEDIA INAF.
  2. MPEC 2004-Y70: 2004 MN4. Minor Planet Electronic Circular, 27 dicembre 2004
  3. 99942 Apophis (2004 MN4) - JPL NEOPO Sentry Assessment, su hohmanntransfer.com. URL consultato il 23 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2007).
  4. La Terra rischia lo scontro con un asteroide nel 2036, pronta missione russa - Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 7 agosto 2021.
  5. Friday the 13th, 2029 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2006). (articolo di Science@NASA)
  6. Schweickart Proposes Study of Impact Risk from Apophis (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2009)., NASA Ames Research Centre.
  7. 99942 Apophis (2004 MN4) Impact Risk, su neo.jpl.nasa.gov. URL consultato il 23 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2013).
  8. L'asteroide Apophis adesso è meno minaccioso per la Terra, su corriere.it, 9 ottobre 2009. URL consultato il 9 ottobre 2009.
  9. Optimisation of Interplanetary Trajectories for Impulsive and Continuous Asteroid Deflection (PDF).
  10. Dal sito esa.int, su esa.int. URL consultato il 10 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2011).
  11. Bill Cooke (18 agosto 2005). Asteroid Apophis set for a makeover.. Astronomy Magazine (sull'assegnazione del nome e le modifiche alla traiettoria nel 2029 ad opera della gravità terrestre)
  12. JPL Small-Body Database Browser: 99942 Apophis (2004 MN4), su ssd.jpl.nasa.gov. URL consultato il 1º gennaio 2010.
  13. (EN) Influence of Apophis' spin axis variations on a spacecraft during the 2029 close approach with Earth (PDF).

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] (99942) Apophis

(99942) Apophis ist ein erdnaher Asteroid des Aten-Typs mit 350 m Durchmesser,[1] den Roy Tucker, David J. Tholen und Fabrizio Bernardi im Rahmen des University of Hawaii Asteroid Survey am Kitt-Peak-Nationalobservatorium am 19. Juni 2004 entdeckten.

[en] 99942 Apophis

99942 Apophis is a near-Earth asteroid and potentially hazardous asteroid with a diameter of 370 metres (1,210 feet) that caused a brief period of concern in December 2004 when initial observations indicated a probability up to 2.7% that it would hit Earth on April 13, 2029. Additional observations provided improved predictions that eliminated the possibility of an impact on Earth in 2029. Until 2006, a small probability nevertheless remained that, during its 2029 close encounter with Earth, Apophis would pass through a gravitational keyhole of no more than about .mw-parser-output .frac{white-space:nowrap}.mw-parser-output .frac .num,.mw-parser-output .frac .den{font-size:80%;line-height:0;vertical-align:super}.mw-parser-output .frac .den{vertical-align:sub}.mw-parser-output .sr-only{border:0;clip:rect(0,0,0,0);height:1px;margin:-1px;overflow:hidden;padding:0;position:absolute;width:1px}800 metres (1⁄2 mi) in diameter,[11][12] which would have set up a future impact exactly seven years later on April 13, 2036. This possibility kept it at Level 1 on the Torino impact hazard scale until August 2006, when the probability that Apophis would pass through the keyhole was determined to be very small and Apophis' rating on the Torino scale was lowered to zero. By 2008, the keyhole had been determined to be less than 1 km wide.[11] During the short time when it had been of greatest concern, Apophis set the record for highest rating ever on the Torino scale, reaching level 4 on December 27, 2004.[13]

[es] (99942) Apofis

(99942) Apofis (conocido anteriormente por su designación provisional 2004 MN4) es un asteroide Atón, con una órbita próxima a la de la Tierra (objeto próximo a la Tierra). En diciembre de 2004, algunas observaciones indicaban una probabilidad relativamente alta de colisión con la Tierra (del 2,7 %) en el año 2029. Sin embargo, observaciones adicionales ayudaron a mejorar el cálculo de la órbita, demostrando remota la posibilidad de un impacto con la Tierra o la Luna en 2029. Aun así, persistía la posibilidad de que durante el encuentro cercano de 2029 con la Tierra, Apofis pasase por una "cerradura gravitacional", una región muy precisa del espacio de no más de 400 m de diámetro, que lo situaría en trayectoria de colisión para un futuro impacto el día 13 de abril de 2036. Esta posibilidad mantuvo al asteroide en el nivel 1 de la escala de Turín hasta agosto de 2006. Nuevas observaciones de la trayectoria de Apofis revelaron que muy probablemente no pasará por la "cerradura", por lo que el 5 de agosto de 2006, Apofis fue rebajado al nivel 0 de la escala de Turín. El 19 de octubre de 2006, la probabilidad de impacto estimada para el 13 de abril de 2036 era de 1 entre 45 000. Se ha identificado otra posible fecha de impacto en 2037, pero las probabilidades de colisión durante ese encuentro son de 1 entre 12,3 millones. también se ha calculado que si no colisiona en 2037 volvería a pasar cerca de la Tierra en 2068.

[fr] (99942) Apophis

(99942) Apophis (désignation provisoire 2004 MN4) est un astéroïde géocroiseur, de type Sq[alpha 1], qui fut découvert le 19 juin 2004. Mesurant environ 325 mètres de diamètre[1] et d'une masse d'environ 40 à 50 millions de tonnes, il suit une orbite proche de celle de la Terre qu'il croise deux fois à chacune de ses révolutions.
- [it] 99942 Apophis

[ru] (99942) Апофис

(99942) Апо́фис (лат. Apophis) — астероид, сближающийся с Землёй, открытый в 2004 году в обсерватории Китт-Пик в Аризоне. Предварительное название 2004 MN4, имя собственное получил 19 июля 2005 года. После прохождения астероида мимо Земли в 2013 году специалисты лаборатории реактивного движения НАСА заявили, что возможность столкновения с Землёй в 2029 году исключена, а в 2036 году — чрезвычайно маловероятна[4].



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