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67P/Churyumov-Gerasimenko o Cometa Churyumov-Gerasimenko è una cometa periodica del nostro Sistema solare, dal periodo orbitale di 6,45 anni terrestri. Appartiene alla famiglia delle comete gioviane[1]. È stata raggiunta nell'agosto del 2014 dalla sonda Rosetta, dell'Agenzia Spaziale Europea. La sonda, il 12 novembre del 2014, ha rilasciato il lander Philae, che ha raggiunto la superficie della cometa, studiandola dopo aver rimediato ad un guasto successivo all'atterraggio. Inoltre, ha seguito la cometa nel suo viaggio verso il perielio, studiando i processi che conducono alla formazione ed evoluzione della coda e della chioma della stessa. Intanto si è fatta una stima della sua massa: sembra sia di circa dieci miliardi di tonnellate[2]. Il 30 settembre 2016 la sonda Rosetta finisce la sua missione impattando sul suolo della cometa nelle vicinanze di una fossa chiamata Deir el-Medina.

Cometa
67P/Churyumov-Gerasimenko
La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko fotografata da Rosetta.
Stella madreSole
Scoperta20 settembre 1969
ScopritoriKlym Ivanovyč Čurjumov e
Svetlana Ivanovna Gerasimenko
Designazioni
alternative
1982 VIII; 1982f;
1989 VI; 1988i;
1969 R1; 1969 IV;
1969h; 1975 P1;
1976 VII; 1975i
Parametri orbitali
(all'epoca 20 dicembre 2013)
Semiasse maggiore3,463 UA
Perielio1,242 UA
Afelio5,684 UA
Periodo orbitale6,45 anni
Inclinazione orbitale7,041°
Eccentricità0,6411
Longitudine del
nodo ascendente
50,160°
Argom. del perielio12,763°
Par. Tisserand (TJ)2,744 (calcolato)
Ultimo perielio13 agosto 2015
Prossimo perielio2 novembre 2021
MOID da Terra0,257 au
Dati fisici
Dimensioni3,5 × 4 km
Massa
(1±0,1)×1013 kg
Densità media470 kg/m³
Periodo di rotazione12,761 ore
Dati osservativi
Magnitudine app.~ 12ª (max)

Scoperta


La Churyumov-Gerasimenko è stata scoperta da Klym Ivanovyč Čurjumov (del quale il Minor Planet Center ha adottato la translitterazione anglosassone Churyumov per denominare la cometa) grazie all'analisi di una fotografia scattata l'11 settembre 1969 presso l'osservatorio di Almaty da Svetlana Ivanovna Gerasimenko, che stava studiando la cometa 32P/Comas Solá. Čurjumov ritenne dapprima che si trattasse della stessa cometa Comas Solá, salvo poi analizzare ulteriormente le immagini in data 22 ottobre e riconoscere una distanza di 1,8 gradi fra la posizione prevista della cometa e quella del corpo celeste effettivamente presente in fotografia. Successivi studi permisero di individuare la stessa Comas Solá nella posizione prevista; questo dimostrò che la cometa immortalata nell'immagine era in realtà un altro corpo, sino a quel momento sconosciuto.


Galleria d'immagini


In preparazione della missione Rosetta, il 12 marzo 2003, il Telescopio spaziale Hubble è stato rivolto verso la cometa. Grazie alle immagini ricevute è stato possibile ricostruirne un modello tridimensionale del nucleo.

Tra marzo e maggio del 2014, la sonda Rosetta nel suo avvicinamento ha ripreso il formarsi della chioma, quando la cometa passava da 640 a 610 milioni di chilometri di distanza dal Sole. Il nucleo cometario, stimato dalla osservazione di Rosetta da una distanza di circa 1,5 milioni di chilometri, è di circa 4 km.[3]

Grazie alle osservazioni della sonda Rosetta condotte nell'estate 2014, è stato possibile identificare la cometa come composta di due lobi, uno maggiore di dimensioni circa 4,1 × 3,2 × 1,3 km³ ed uno minore di dimensioni circa 2,5 × 2,5 × 1,0 km³, congiunti da una specie di collo.[4] Il che fa sospettare che possa essere una cometa binaria a contatto.[5]


Evoluzione dell'orbita


Tipicamente, una cometa che raggiunga una particolare vicinanza con i giganti gassosi Giove o Saturno è destinata a subire una notevole variazione dell'orbita; è il caso della Churyumov-Gerasimenko, il cui perielio, pari a 4,0 au nel 1840, si è ridotto a 3,0 e quindi a 1,28 UA a causa di due successivi incontri con Giove, il secondo dei quali avvenuto nel 1959.


Missioni sulla cometa


Nel 2014, l'Agenzia Spaziale Europea ha fatto atterrare, dopo 10 anni di volo per raggiungere la cometa, il lander Philae trasportato dalla sonda Rosetta. L'obiettivo principale della missione Rosetta era lo studio della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko; inizialmente avrebbe dovuto prelevare dei campioni e riportarli a terra (il nome iniziale della missione era Comet Nucleus Sample Return), ma in seguito, come spesso accade nelle missioni spaziali per problemi di costi, tempi e tecnologia, lo scopo finale della missione è stato così modificato: orbitare intorno alla cometa da agosto 2014 a dicembre 2015, espellendo a novembre 2014 una sonda secondaria destinata ad atterrare sulla cometa per analizzarne la composizione.

Il 12 novembre 2014, il lander Philae è stato lanciato verso il nucleo della cometa ed è atterrato alle 17:03 UTC+1, dopo circa 7 ore di volo tra la sonda madre e la cometa.


Note


  1. (EN) List of Jupiter-Family and Halley-Family Comets, su physics.ucf.edu. URL consultato il 7 settembre 2008.
  2. (EN) Baldwin, Emily, DETERMINING THE MASS OF COMET 67P/C-G, su blogs.esa.int, 21 agosto 2014. URL consultato il 28 settembre 2017.
  3. Rosetta ci regala il risveglio della sua cometa, su asi.it, Agenzia Spaziale Italiana. URL consultato il 20 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
  4. Measuring the comet, su blogs.esa.int, ESA.
  5. Emily Lakdawalla, Quick Rosetta update: Churyumov-Gerasimenko is a contact binary!, su planetary.org, The Planetary Society, 15 luglio 2014. URL consultato il 22 agosto 2015.

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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 315590607 · LCCN (EN) sh2007006983 · GND (DE) 1160044120 · J9U (EN, HE) 987007537516505171 · WorldCat Identities (EN) viaf-315590607
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[de] Tschurjumow-Gerassimenko

Tschurjumow-Gerassimenko (dt.), offizieller Name 67P/Churyumov-Gerasimenko (englisch Transkription von russisch Чурюмов-Герасименко),[2] von Forschern und seit Mitte 2014 auch von den Medien oft Tschuri (englisch Chury) genannt, ist ein kurzperiodischer Komet. Es ist der erste Komet, den eine Raumsonde begleitet hat (2014–2016, Rosetta), und der erste, auf dem ein Lander niederging (am 12. November 2014, Philae).[3] Die Ergebnisse der Mission sind in vieler Hinsicht überraschend, insbesondere die unregelmäßige Gestalt, die hohe mittlere Dichte und die abwechslungsreichen Strukturen der Oberfläche: Felshartes Eis mit hohem mineralischem Anteil, fast durchweg bedeckt mit Schotter und lockerem, zum Teil polymerem organischem Material.

[en] 67P/Churyumov–Gerasimenko

67P/Churyumov–Gerasimenko (abbreviated as 67P or 67P/C–G) is a Jupiter-family comet,[10] originally from the Kuiper belt,[11] with a current orbital period of 6.45 years,[1] a rotation period of approximately 12.4 hours[9] and a maximum velocity of 135,000 km/h (38 km/s; 84,000 mph).[12] Churyumov–Gerasimenko is approximately 4.3 by 4.1 km (2.7 by 2.5 mi) at its longest and widest dimensions.[13] It was first observed on photographic plates in 1969 by Soviet astronomers Klim Ivanovych Churyumov and Svetlana Ivanovna Gerasimenko, after whom it is named.[14] It most recently came to perihelion (closest approach to the Sun) on 2 November 2021,[3][4][15] and will next come to perihelion on 9 April 2028.[2]

[es] 67P/Churyumov-Gerasimenko

67P/Churyumov-Gerasimenko es un cometa descubierto en 1969 por el científico soviético Klim Ivánovich Churiúmov, estudiando las fotografías de Svetlana Ivánovna Guerasimenko, también científica soviética.[1] Tiene un periodo orbital de 6,6 años. Este cometa fue el destino de la misión espacial europea Rosetta, lanzada el 2 de marzo de 2004.
- [it] 67P/Churyumov-Gerasimenko

[ru] 67P/Чурюмова — Герасименко

Комета Чурюмова — Герасименко, или официально 67P/Чурюмова — Герасименко (англ. 67P/Churyumov–Gerasimenko) — короткопериодическая комета с периодом обращения примерно 6 лет и 7 месяцев.



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