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La cometa Tempel 1, formalmente indicata 9P/Tempel, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane.[2]

Cometa
9P/Tempel
Scoperta3 aprile 1867
ScopritoreErnst Tempel
Designazioni
alternative
9P/1867 G1; 1867 II;
9P/1873 G1; 1873 I; 1873a;
1879 III; 1879b;
9P/1967 L1; 1966 VII;
9P/1972 A1; 1972 V; 1972a;
1978 II; 1977i;
1983 XI; 1982j;
1989 I; 1987e1;
1994 XIX; 1993c
Parametri orbitali
(all'epoca 2456400,5
18 aprile 2013[1])
Semiasse maggiore3,1359223 au (469 127 299 km)
Perielio1,5253333 au (228 186 614 km)
Afelio4,747 au (710 141 092 km)
Periodo orbitale5,55 anni
Inclinazione orbitale10,52219°
Eccentricità0,5135934
Longitudine del
nodo ascendente
68,8023°
Par. Tisserand (TJ)2,970 (calcolato)
Ultimo perielio2 agosto 2016, 4 marzo 2022
Prossimo perielio12 febbraio 2028
Dati fisici
Dimensioni14 × 4 × 4 km
Superficie108 km²
Volume95,2 km³
Periodo di rotazione41,85 h
Dati osservativi
Magnitudine app.11 (max)
Magnitudine app.9,5

La cometa è stata visitata il 4 luglio 2005 dalla sonda Deep Impact della NASA, che ha colpito il nucleo cometario con un proiettile impattatore, ed è stata nuovamente visitata il 14 febbraio 2011 dalla sonda Stardust nell'ambito della missione Stardust-NExT.


Storia osservativa



La scoperta


La cometa fu scoperta il 3 aprile 1867 da Ernst Tempel, dall'osservatorio di Marsiglia.[3]

Al momento della scoperta (designazioni 9P/1867 G1 e 1867 II), per la cometa fu calcolato un periodo orbitale di 5,68 anni. Fu successivamente osservata nel 1873 (9P/1873 G1, 1873 I, 1873a) e nel 1879 (1879 III, 1879b).

Nel 1881 la cometa transitò in prossimità di Giove, a 0,55 UA dal pianeta. L'orbita della cometa ne risultò mutata: il periodo orbitale aumentò a 6,5 anni e la distanza perielica aumentò di 50 milioni di chilometri, rendendo la cometa meno visibile dalla Terra. Le osservazioni fotografiche compiute durante il 1898 e il 1905 nel tentativo di rintracciare la cometa al ritorno al perielio furono infruttuose e gli astronomi supposero che la cometa si fosse disintegrata.


La riscoperta


La cometa Tempel 1 venne riscoperta 13 orbite più tardi, negli anni 1960 (come 9P/1967 L1, 1966 VII), dopo che l'astronomo inglese Brian G. Marsden ebbe effettuato calcoli più precisi della sua orbita, tenendo conto delle perturbazioni dovute a Giove. Marsden calcolò che i passaggi ravvicinati con Giove avvenuti nel 1941 (0,41 UA) e nel 1953 (0,77 UA) avevano fatto diminuire sia la distanza del perielio che il periodo orbitale a valori più piccoli rispetto a quelli posseduti dalla cometa al momento della scoperta (rispettivamente 5,84 e 5,55 anni). Tali passaggi ravvicinati hanno portato la cometa Tempel 1 nell'orbita attuale, che si trova in risonanza orbitale 1:2 con Giove. Malgrado le previsioni per il ritorno fossero sfavorevoli, nel 1967 Elizabeth Roemer del Catalina Observatory svolse una ricerca fotografica mirante all'individuazione della cometa. Il primo controllo non rivelò nulla, ma nell'esposizione dell'8 giugno 1968 (la Tempel 1 aveva passato il perielio in gennaio) era presente l'immagine di un oggetto diffuso della 18ª magnitudine, molto vicino alla posizione della cometa predetta da Marsden. Sfortunatamente, una singola immagine non permette di calcolare un'orbita, quindi si dovette attendere il ritorno successivo.

La Roemer riscoprì la cometa assieme a L. M. Vaughn l'11 gennaio 1972 dall'Osservatorio Steward (9P/1972 A1, 1972 V, 1972a). Nel 1972 la cometa divenne facilmente osservabile, raggiungendo a maggio la luminosità massima con magnitudine 11. Venne osservata fino al 10 luglio. Da allora la cometa è stata osservata ad ogni apparizione: nel 1978 (1978 II, 1977i), nel 1983 (1983 XI, 1982j), nel 1989 (1989 I, 1987e1), nel 1994 (1994 XIUX, 1993c), nel 2000 e nel 2005. Il periodo orbitale attuale è di 5,51 anni.

La Tempel 1 non è una cometa luminosa; finora non ha mai superato l'undicesima magnitudine, ben lontano dal limite di visibilità ad occhio nudo. In base a misure ottenute in luce visibile con il telescopio spaziale Hubble e nell'infrarosso con il Telescopio spaziale Spitzer, si è calcolato che le sue dimensioni siano di 14x4 km. Combinando queste osservazioni si è ottenuto un'albedo del 4% e un periodo di rotazione di due giorni.


La missione spaziale Deep Impact


La Tempel 1 dopo l'impatto con il proiettile della Deep Impact
La Tempel 1 dopo l'impatto con il proiettile della Deep Impact

Il 4 luglio 2005, un giorno prima del perielio, alle 05:52 UTC la sonda Deep Impact della NASA ha colpito la cometa Tempel 1 con un proiettile impattatore. Osservazioni dalla Terra e con i telescopi spaziali hanno mostrato un aumento di alcune magnitudini dopo l'impatto.

Il cratere che si è formato ha un diametro che raggiunge i 200 metri ed una profondità di 30-50 metri. Lo spettrometro del telescopio ha rilevato particelle di polvere più fini di un capello umano ed ha scoperto la presenza di silicati, carbonati, smectite, solfuri metallici (come la pirite), carbonio amorfo e idrocarburi policiclici aromatici.

La Tempel 1 è stata nuovamente visitata il 14 febbraio 2011 dalla sonda Stardust nell'ambito della missione Stardust-NExT. L'estensione della missione è stata approvata nell'intenzione di osservare in modo migliore il cratere creato dalla Deep Impact. La Tempel 1 è stata la prima cometa ad essere visitata due volte da una sonda spaziale. Dopo la missione, la sonda è andata definitivamente fuori servizio.


Note


  1. I dati di 9P dal sito MPC
  2. (EN) List of Jupiter-Family and Halley-Family Comets, su physics.ucf.edu. URL consultato il 7 settembre 2008.
  3. I dati di 9P dal sito JPL.

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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] 9P/Tempel 1

9P/Tempel 1 ist ein kurzperiodischer Komet, der im Sommer 2005 durch die NASA-Raumsonde Deep Impact untersucht wurde.

[en] Tempel 1

Tempel 1 (official designation: 9P/Tempel) is a periodic Jupiter-family comet discovered by Wilhelm Tempel in 1867. It completes an orbit of the Sun every 5.5 years. Tempel 1 was the target of the Deep Impact space mission, which photographed a deliberate high-speed impact upon the comet in 2005. It was re-visited by the Stardust spacecraft on February 14, 2011 and came back to perihelion in August 2016.

[es] 9P/Tempel 1

9P/Tempel 1 o cometa Tempel 1 es un cometa periódico. Fue descubierto el 3 de abril de 1867 por Wilhelm Tempel, un astrónomo que trabajaba en Marsella. Cuando fue descubierto, el cometa alcanzaba su perihelio una vez cada 5,68 años. Se volvió a observar en 1873 y 1879. Sin embargo, la órbita de Tempel 1 se acerca en ocasiones a Júpiter, hecho que provoca un cambio en su periodo orbital. Este evento ocurrió en 1881, alargando el periodo orbital a 6,5 años. El perihelio también cambió, aumentándose en 50 millones de kilómetros, dejando al cometa mucho menos visible desde la Tierra. Como resultado, los astrónomos perdieron la pista al cometa y supusieron que se había desintegrado. No fue hasta los años 60 cuando el astrónomo estadounidense Brian G. Marsden redescubrió Tempel 1, al realizar cálculos precisos de la órbita del cometa, teniendo en cuenta perturbaciones en Júpiter. Su período orbital actual equivale a 5,5 años.
- [it] 9P/Tempel

[ru] 9P/Темпеля

Комета Темпеля 1 (9P/Tempel) — короткопериодическая комета из семейства Юпитера, которая была открыта 3 апреля 1867 года немецким астрономом Эрнстом Темпелем в Марсельской обсерватории, когда комета медленно двигалась по созвездию Весов. Она была описана как слабый диффузный объект, с диаметром комы в 5 ' угловых минут. Комета интересна тем, что стала объектом исследования сразу двух космических аппаратов: сначала, для изучения состав ядра, на комету был сброшен металлический ударник в рамках миссии Дип Импакт, а затем аппарат Стардаст с пролётной траектории изучил последствия столкновения. Комета обладает довольно коротким периодом обращения вокруг Солнца — чуть менее 5,6 года.



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