La C/1989 W1 (Aarseth-Brewington) è una cometa non periodica che raggiunse la visibilità a occhio nudo.
Cometa C/1989 W1 (Aarseth-Brewington) | |
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Scoperta | 16 novembre 1989 |
Scopritori | Knut Aarseth - Howard J. Brewington |
Designazioni alternative | 1989a1 (Aarseth-Brewington), 1989 XXII (Aarseth-Brewington) |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2447865,5 5 dicembre 1989[1]) | |
Perielio | 0,301 UA |
Inclinazione orbitale | 88,388° |
Eccentricità | 1,00009 |
Longitudine del nodo ascendente | 345,915° |
Argom. del perielio | 205,259° |
Ultimo perielio | 27 dicembre 1989 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 2,4 (magnitudine) (max) |
Magnitudine ass. | 8,2 (totale) |
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La cometa è stata scoperta il 16 novembre 1989 da due astrofili, il norvegese Knut Aarseth e lo statunitense Howard J. Brewington (in seguito divenuto un astronomo professionista)[2]: un astrofilo italiano, Mauro Vittorio Zanotta la scoprì il 18 novembre 1989 diventando così solo uno scopritore indipendente della cometa[3]. La cometa fu la prima cometa scoperta dai due astrofili: per compiere la sua scoperta ad Aarseth occorsero 177 ore di osservazioni e a Brewington ben 230,5 ore[4].
La cometa al momento della scoperta era di 8,5-9,0a, in seguito la cometa arrivò a una magnitudine apparente di 2,4a, presentò a occhio nudo una coda di 2°, un accenno di anticoda, e un nucleo apparente di 11a (si trattava in effetti del cosiddetto falso nucleo in quanto il vero nucleo cometario non è mai visibile con strumenti da terra). La sua chioma raggiunse a fine gennaio 1990 i 200.000 km di diametro[5][4].
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