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La C/1577 V1 è stata una cometa non periodica divenuta la grande cometa del 1577, come tale fu ben visibile ad occhio nudo. È un corpo celeste passato in prossimità della Terra nell'anno 1577.

Cometa
Grande cometa
del 1577
Incisione contemporanea
Scoperta1º novembre 1577
Designazioni
alternative
C/1577 V1
Parametri orbitali
(all'epoca 2297356,848
27,4 ottobre 1577[1])
Perielio0,1775 UA
Inclinazione orbitale104,883°
Eccentricità1,0
Longitudine del
nodo ascendente
31,237°
Argom. del perielio255,673°
Ultimo perielio27 ottobre 1577
Dati osservativi
Magnitudine app.-0,5 (magnitudine) [2] (max)

Questa cometa è storicamente importante in quanto lo studio della sua traiettoria nel cielo permise all'astronomo danese Tycho Brahe di dimostrare che le comete sono corpi celesti e non fenomeni meteorologici come sostenuto da Aristotele nella sua opera Meteorologica, concetto accettato e ripreso durante i quasi 2.000 anni successivi,[3][4][5][6].

Le città di Ferrara distrutta dal terremoto del 1570 e la Grande Cometa del 1577 in un disegno dell'epoca: l'architetto Pirro Ligorio fu il primo ad osservare la cometa in Europa
Le città di Ferrara distrutta dal terremoto del 1570 e la Grande Cometa del 1577 in un disegno dell'epoca: l'architetto Pirro Ligorio fu il primo ad osservare la cometa in Europa

La cometa venne osservata per la prima volta il 7 novembre a Ferrara da Pirro Ligorio[7] e da un grandissimo numero di persone in tutta l'Europa, ivi compreso Tycho Brahe che la descrisse a partire dal 13 novembre.


Osservazioni di Brahe


Basandosi sui disegni trovati negli appunti di Brahe, sembra chiaro che la cometa passò assai vicina al pianeta Venere. Questi disegni mostrano la Terra al centro, con il Sole che gira attorno ad essa, e gli altri pianeti conosciuti orbitanti a loro volta attorno al Sole. Era l'ipotesi personale di Brahe, basata su un assetto del sistema solare che oggi è mutato in seguito all'affermazione dell'eliocentrismo. Malgrado questa visione fallace del sistema solare, le migliaia di misurazioni, assai precise, prese da Brahe hanno permesso poi a Giovanni Keplero di teorizzare le leggi del movimento dei pianeti, note come Leggi di Keplero. Malgrado tutte le misure prese da Brahe, egli non poté calcolare esattamente la distanza tra la cometa e l'atmosfera terrestre. La scoperta di Brahe che le comete erano corpi extraterrestri, anche se essa fu comunemente ammessa pose qualche questione: quale è la natura di tali oggetti, da dove essi provengono, seguivano un loro tragitto? Queste domande, tra le altre, furono fortemente dibattute durante il XVII secolo, e circolarono numerose teorie all'interno della comunità degli astronomi. Galileo Galilei affermò che le comete erano fenomeni ottici, le cui parallassi erano impossibili da determinare. Tale ipotesi, però, non era particolarmente accettata.

Tra le scoperte fatte da Brahe, vi fu quella che le code delle comete erano dirette in senso opposto al Sole.


Osservazioni di altri


Uno dei numerosi osservatori occidentali della cometa fu il religioso Bartolomeo da Seravezza, che registrò l'evento nel suo trattato Sopra la cometa apparsa alli 12 di novembre 1577 detta la Scapigliata, pubblicato nel 1578.
Uno dei numerosi osservatori occidentali della cometa fu il religioso Bartolomeo da Seravezza, che registrò l'evento nel suo trattato Sopra la cometa apparsa alli 12 di novembre 1577 detta la Scapigliata, pubblicato nel 1578.

Molti altri osservatori[8], sia in Oriente sia nell'Occidente, registrarono di avere visto la cometa. L'astronomo arabo ottomano Taqī al-Dīn Muḥammad ibn Maʿrūf[9] ne registrò il passaggio. Il sultano Murad III considerò queste osservazioni come un cattivo presagio per la guerra ottomano-safavide e riproverò al-Din per l'epidemia scoppiata in quel periodo.[10] Tra gli altri osservatori vi furono Helisaeus Roeslin, Guglielmo IV d'Assia-Kassel,[11] Cornelio Gemma, che notò che la cometa aveva due code,[12][13] e Michael Maestlin[14] la identificò anche come sopralunare. Questa cometa e l'osservazione che stava viaggiando sull'atmosfera terrestre fu anche ciò che aiutò Maestlin a spiegare le lacune nel sistema planetario di Copernico. Secondo Maestlin, una cometa avrebbe portato il proprio globo, dal momento che considerava le comete parte degli oggetti celesti. Queste sfere, suggeriva, sono ciò che colma le lacune nel sistema di Copernico.[15] La cometa fu inoltre osservata da Abu l-Fadl 'Allami, che registrò il suo passaggio nel trattato Akbarnama.[12]


Note


  1. (EN) C/1577 V1
  2. (EN) Longest Visibility of Ancient Comets
  3. (EN) A History of Comets - Part 1 From harbingers of doom to celestial wanderers
  4. (EN) The Observations of Tycho Brahe
  5. (EN) Great Comet of 1577
  6. (EN) Meteorology By Aristotle
  7. (FR) Ginette Vagenheim, Une description inédite de la grande comète de 1577 par Pirro Ligorio avec une note sur la rédaction des Antichità Romane à la cour du duc Alphonse II de Ferrare (PDF), in La festa delle arti, Roma, 2014, pp. 304-305.
  8. Moritz Valentin Steinmetz, Von dem Cometen welcher im November des 1577. Jars erstlich erschienen, und noch am Himmel zusehen ist, wie er von Abend und Mittag, gegen Morgen und Mitternacht zu, seinen Fortgang gehabt, Observirt und beschrieben in Leipzig ..., Gedruckt bey Nickel Nerlich Formschneider, 1577 Archiviato il 22 marzo 2015 in Internet Archive.
  9. Ahmet Süheyl Ünver, İstanbul Rasathanesi, Atatürk Kültür, Dil ve Tarih Yüksek Kurumu Türk Tarih Kurumu yayınları, 1985, pp. 3–6.
  10. The Story of the Two Astronomers Who Studied the Great Comet of 1577, su interestingengineering.com, Interesting Engineering, 5 settembre 2016.
  11. Tofigh Heidarzadeh, A History of Physical Theories of Comets, From Aristotle to Whipple, Springer Science & Business Media, p. 47.
  12. R. C. Kapoor, Abū'l Faẓl, independent discoverer of the Great Comet of 1577, in Journal of Astronomical History and Heritage, vol. 18, n. 3, 2015, pp. 249–260, Bibcode:2015JAHH...18..249K.
  13. Cornelius Gemma, De naturae divinis characterismis, Antwerpen, Plantin, Christophe, 1577.
  14. J J O'Connor and E F Robertson, biography of Michael Mästlin, su www-history.mcs.st-and.ac.uk.
  15. Barker, P., & Goldstein, B. R. (2001). Theological foundations of Keplers astronomy. Ithaca, NY.

Bibliografia


Approfondimenti

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Collegamenti esterni


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[de] C/1577 V1

C/1577 V1 ist ein Komet, der um den Jahreswechsel 1577/1578 auch am Tage mit dem bloßen Auge gesehen werden konnte. Er wird aufgrund seiner außerordentlichen Helligkeit zu den „Großen Kometen“ gezählt.

[en] Great Comet of 1577

The Great Comet of 1577 (official designation: C/1577 V1) is a non-periodic comet that passed close to Earth during the year 1577 AD. Having an official designation beginning with "C" classes it as a non-periodic comet, and so it is not expected to return. In 1577, the comet was visible to all of Europe, and was recorded by many contemporaries of the time, including the famous Danish astronomer Tycho Brahe and Turkish astronomer Taqi ad-Din. From his observations of the comet, Brahe was able to discover that comets and similar objects travel above the Earth's atmosphere.[1] The best fit using JPL Horizons suggests that the comet is currently about 320 AU from the Sun (based on 24 of Brahe's observations spanning 74 days from 13 November 1577 to 26 January 1578).[2][3]

[es] Gran Cometa de 1577

El gran cometa de 1577 (nombre oficial: C/1577 V1) fue un cometa que pasó cerca de la Tierra durante el año 1577. Fue visto por personas de todas partes de Europa, incluyendo al famoso astrónomo danés Tycho Brahe y al astrónomo turco Taqi ad-Din. De sus observaciones del cometa, Brahe fue capaz de descubrir que los cometas y objetos similares viajaban por encima de la atmósfera de la Tierra.[1]
- [it] Grande Cometa del 1577

[ru] C/1577 V1

Большая комета 1577 года (официальное обозначение C/1577 V1) — яркая долгопериодическая комета, достигшая яркости −7m, а впоследствии прошедшая близко к Земле. Впервые замечена 1 ноября в Перу[1]. Наблюдалась повсеместно в Европе. В середине ноября хвост достигал длины до 30°. 27 ноября комета находилась на минимальном расстоянии от Земли. Комета наблюдалась до 26 января 1578 года[2]. Исходя из своих наблюдений кометы, известный датский астроном Тихо Браге установил, что кометы движутся за пределами атмосферы Земли[3].



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