Pan-STARRS (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System) è un sistema esplorativo astronomico costituito da telescopi e fotocamere ad ampio campo per la rilevazione di corpi celesti, sviluppato e gestito dall'università delle Hawaii e situato presso l'osservatorio di Haleakalā, sull'omonimo vulcano e parco nazionale nell'isola di Maui, arcipelago delle Hawaii. Combinando piccoli specchi con avanzate fotocamere digitali ed accurati sistemi di elaborazione astrometrica e fotometrica consente di osservare l'intera volta celeste più volte in un mese rilevando così, sulla base delle precedenti osservazioni, oggetti in movimento quali asteroidi e comete sino ad una magnitudine apparente m ~ 24 le cui orbite possono causare eventi da impatto. L'indagine Pan-STARRS NEO vaglia la volta celeste a nord della declinazione -47.5°.[1]
La periodicità delle osservazioni, la capacità di mappare ampie aree di cielo e di trovare oggetti variabili ed in movimento, oltre ad una notevole sensibilità degli strumenti, consentono di effettuare studi astronomici spazianti tra l'astronomia del sistema solare e la cosmologia.[2]
Il progetto è sostenuto finanziariamente da una collaborazione tra diverse strutture, tra cui: l'istituto per l'astronomia delle Hawaii, il MIT, i laboratori Lincoln, l'MHPCC, ed il SAIC (Science Application International Corporation). La costruzione del telescopio PS1 è stata finanziata in parte dall'United States Air Force.[3]
Caratteristiche del progetto
Il progetto originario consta di due sistemi ottici individuali (PS1/PS2), ciascuno con uno specchio di tipo Ritchey-Chrétien con diametro di 1,8metri che dovrebbero osservare contemporaneamente una medesima porzione della volta celeste. Ogni specchio ha un campo visivo di 3° ed è dotato di una fotocamera CCD da 1,4 miliardi di pixel. La volta celeste viene osservata per 3 volte ogni ciclo lunare. La scelta di costruire più specchi di dimensioni ridotte ha consentito un minore costo e tempi ridotti di costruzione[4]. Pan-STARRS 2 (PS2) è stato costruito adiacente a PS1 e sarebbe dovuto entrare in funzione in autunno 2017.[5]
I dati grezzi del PS1 confluiscono al centro di ricerca dello STScI per essere successivamente elaborati e diffusi al pubblico[6].
L'ampio campo visivo del telescopio ed il ridotto tempo di esposizione consentono di esaminare circa 6000 gradi quadrati di cielo ogni notte. Poiché l'intera volta celeste è di 41253.0 gradi quadrati, dei quali 30.000 sono visibili dalle Hawaii, l'intera volta celeste può essere campionata in un periodo di 40 ore (4 notti). Non potendo effettuare osservazioni in notti di luna piena, la sfera celeste può essere esaminata quattro volte in un mese.
La più grande indagine astronomica di sempre
I dati delle survey Pan-STARRS1 consentono a chiunque di accedere a milioni di immagini e utilizzare il database e i cataloghi contenenti misurazioni precise di miliardi di stelle e galassie. Dal 2010, anno in cui l'osservatorio ha iniziato le operazioni scientifiche[7] sono stati resi disponibili due blocchi di dati: il primo nel 2016 costituito da 2 petabyte di dati[8] ed il secondo a gennaio 2019, consistente in 1,6 petabyte.[9] I dati delle survey sono accessibili nell'archivio Mikulski per i telescopi spaziali (MAST), che archivia anche i dati delle osservazioni a guida NASA in luce ottica e ultravioletto.
Ricerca e risultati scientifici rilevanti
Lo stesso argomento in dettaglio: Cometa PANSTARRS.
P/2010 T2 (PANSTARRS): la prima cometa scoperta dal programma Pan-STARRS; rilevata il 6 ottobre 2010[12], è un debole oggetto di magnitudine 20.
2010 ST3: primoNEAscoperto dal programma Pan-STARRS; l'oggetto di circa 30-65m di diametro, passò a circa 6 milioni di chilometri a metà ottobre 2010. Le sue dimensioni sono simili al corpo che avrebbe provocato l'evento di Tunguska nel 1908,
PSO J318.5-22: pianeta interstellare scoperto nel 2013[13].
Grazie alle campagne osservativa di Pan-STARRS ed Apogee della Sloan Digital Sky Survey, è stata effettuata una mappatura in 3D della polvere galattica all'interno della Via Lattea.[14] Lo studio, che prevede una fase di approfondimento a maggio 2017, sonda la composizione chimica delle polveri e la sua distribuzione quantitativa in rapporto alle proprietà chimiche[15][16]
Il 19 gennaio 2011 sono stati scoperti in una sola notte ben 19 asteroidi NEO, tutti successivamente confermati con osservazioni effettuate da telescopi maggiori situati sul Mauna Kea.[17]
2012 TC4: l'asteroide, scoperto nel 2012 e compreso tra i 10 e 30 metri, sarà oggetto di uno studio approfondito in occasione del suo fly-by ad ottobre 2017, quando raggiungerà una distanza minima di 6800 chilometri dalla Terra[18].
2013 ND15: scoperto nel 2013, è l'unico asteroide troiano di Venere conosciuto.[19]
2015 TB145: scoperto nel 2015, si tratta di un asteroide near-Earth.
1I/'Oumuamua (noto anche come A/2017 U1), con un'orbita iperbolica è il primo oggetto potenzialmente non stellare scoperto dall'indagine.[20]
2020 SO: scoperto nel 2020, potrebbe essere il residuo di un razzo vettore lanciato nel 1966 e finito in orbita solare.
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