Giovanni Camillo Glorioso, o Gloriosi (Giffoni Valle Piana, 1572 – Napoli, 8 gennaio 1643), è stato un matematico e astronomo italiano.[1]
Fu amico di Marino Ghetaldi e successore di Galileo Galilei a Pisa, quindi a Padova.
Giovanni Camillo Glorioso nasce a Mercato o santa Maria a Vico di Giffoni Valle Piana. Entrò in corrispondenza con Galileo nel 1604 e lo sostituì all'università di Padova, con uno stipendio di 350 fiorino l'anno, nel 1613. Condusse osservazioni sulla cometa del 1618, Marte, diversi aspetto di Saturno. Si avvicinò poi ad Antonio Santini (1577–1662) e si contrappose quindi a Scipione Chiaramonti e al suo successore all'università di Pisa, Barthélemy Souvey, discepolo di Fortunio Liceti.[2]
Considerò, seguendo l'argomento della parallasse, che le comete fossero effettivamente corpi celesti, contro l'opinione di Galileo.[3] In una lettera del 1610 al suo amico Giovanni Terrenzio, sostenne che Galileo attribuisse erroneamente l'invenzione del telescopio e del compasso proporzionale a sé invece che a Michel Coignet,[4] accuse che però appaiono infondate: Rosen (1954) mostra che Galileo non sostenne di essere l'inventore del telescopio, che chiamava "tubo olandese", mentre si considerava l'inventore dei suoi propri strumenti, possibile causa di confusione. La situazione è simile per il compasso proporzionale, che nelle sue varie forme ebbe diversi inventori [5]. Sembra peraltro escluso per questioni cronologiche che lo strumento di Coignet abbia potuto ispirare Galileo.[6]
Una delle sue opere riprese il titolo dell'ultima opera di Alexander Anderson, pubblicata nel 1619 a Parigi: Alexandri Andersoni Exercitationum Mathematicarum Decas Prima.[7]
L'opera mostra che Glorioso scriveva i suoi calcoli algebrici in un linguaggio ereditato dall'algebra di Viète.[8] È una delle prime opere a usare la notazione per l'equivalente dell'attuale
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Glorioso aveva un fratello, Alessandro e una sorella, Porzia. I beni ereditati dal figlio del fratello Alessandro si trovavano in Santa Maria a Vico e ai Serroni di Sei casali.
Giovan Camillo a Mercato di Giffoni Valle Piana aveva altri familiari tra cui il Guardiano del Venerabile Convento di San Francesco frate Hieronimo de Glorioso.
«Quo in crimine Galilaeus suspectus est, cum auctorem quoque se faciat instrumenti quod Circinum Militare et Geometricum appellavit, Magnoque Hetruriae Principi dedicavit; vetus quippe adinventum, et ab omnibus una voce Michaeli Coigneto Antuerpiensi, ut primo inventori, attributum.» |
(Citato in Roberto Vergara Caffarelli, 1992, op. cit., nota 18) |
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