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Guillaume Postel (Barenton, 25 marzo 1510 – Parigi, 6 settembre 1581) è stato un linguista, astronomo, orientalista, umanista, cartografo, cosmografo, diplomatico francese.

Guillaume Postel
Guillaume Postel

Spirito universale e cosmopolita, fu indirizzato allo studio delle lingue ed alla ricerca della lingua universale dall'aspirazione alla pace e alla concordia tra gli uomini. Fu uno dei primi pensatori dell'età moderna a sottolineare l'ingiustizia della condizione femminile subalterna[1]. Mentre studiava al Collège Sainte-Barbe, conobbe Ignazio di Loyola e molti degli uomini che avrebbero fondato la Compagnia di Gesù, e rimase legato ai loro insegnamenti per il resto della sua vita.[2][3]


Biografia


Professore di lingue (conosceva il greco, l'arabo, l'ebraico e il siriaco), ebbe l'incarico di mathematicorum et peregrinarum linguarum regius interpres (regio interprete di matematica e di lingue straniere) presso quello che di lì a poco diventerà il Collège des Trois langues e poi Collège de France.
Nel 1538, credendosi prescelto da Dio, elaborò un progetto di concordia universale e scrisse a tal fine De orbis terrae concordia, pubblicato in seguito (1544). Tentò inutilmente di convertire Francesco I al proprio progetto di monarchia universale. Fu deluso dall'indifferenza del re, che lo riteneva un esaltato[4]. Si recò quindi a Roma dove, nel marzo del 1544 entrò nella Compagnia di Gesù; qui tentò di convincere al proprio ideale di concordia Ignazio di Loyola. Il suo atteggiamento era umile e molto pio, ma egli, animato da un afflato profetico, era incapace di trattenere la propria eloquenza oracolare, che era fonte di imbarazzo e addirittura di scandalo. Per questo fu costretto lasciare il noviziato dopo un anno e mezzo espulso da Sant'Ignazio in persona (9 dicembre 1545). Lascia allora Roma e decide di approfondire gli studi di mistica e di magia, studiando il Libro di Enoch e la Cabala cristiana presso Andreas Maes.

A Venezia incontra una vecchia monaca, madre Johanna o Zuana (rispettivamente in latino e in veneto), che egli non esita a chiamare «la madre del mondo» e «la nuova Eva». Questo incontro è all'origine di un personale messianesimo di impronta ermetica: spiritualmente vicino al grande cabbalista ebreo Isaac Luria, Postel professava, conformemente allo Zohar (da lui tradotto nel 1547), che c'erano due Messia: lo spirito femminile dell'uomo, che chiama anima, intaccato dal peccato di Eva e che non era stato oggetto della redenzione operata da Cristo, doveva essere salvato da un Messia donna, incarnazione dell'anima mundi, (la Sophia, identificata con "madre Johanna").

Guillaume Postel
Guillaume Postel

Nel Natale del 1553 sembra dar segni di squilibrio o di invasamento mistico: annuncia la fine del mondo, incontra gli anabattisti e, deluso da Francesco I, si mette al servizio dell'imperatore d'Austria. Finisce poi per rivolgersi ai Turchi, che ormai considera l'ultima speranza per l'unificazione del mondo. L'Inquisizione si preoccupa e sottopone a rigoroso esame le sue tesi. Sospetto di eresia, nel 1555 viene invece dichiarato folle, non colpevole (non malus sed amens); è rinchiuso per quattro anni, prima a Ravenna e poi a Roma[5]. Liberato nel 1559 e dopo un periodo di vita errabonda, è infine internato nel chiostro di Saint-Martin-des-Champs a Parigi, l'attuale Conservatoire National des Arts et Métiers; qui muore molti anni dopo, dimenticato da tutti.


Opere


Ormai introvabili, e prive di un'edizione recente, le sue opere meritano di essere citate, anche perché i loro titoli evocano il suo interessante itinerario intellettuale e la vasta estensione dei suoi interessi:


Note


  1. U. Eco, La ricerca della lingua perfetta, Laterza 1993, p. 88; G. Sottile, Postel: la vittoria della donna e la concordia universale, Tesi di laurea, Catania a.a. 1983-84
  2. Guillaume Postel: Prophet of the Restitution of All Things His Life and Thought, M.L. Kuntz, Springer Science & Business Media, 2013, p. 13
  3. The Jesuit Missions of Paraguay and a Cultural History of Utopia (1568–1789), Girolamo Imbruglia, BRILL, 2017, p. 76
  4. U. Eco, La ricerca... cit., p. 87
  5. U. Eco, La ricerca... cit., p. 89
  6. Jeanne Chaybany Les voyages en Perse et la pensée française au XVIIIe siècle université de Paris, 1971, pp.44, 362

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[en] Guillaume Postel

Guillaume Postel (25 March 1510 – 6 September 1581) was a French linguist, astronomer, Christian Kabbalist, diplomat, polyglot, professor, religious universalist, and writer.
- [it] Guillaume Postel

[ru] Постель, Гийом

Гийо́м Посте́ль (фр. Guillaume Postel; 25 марта 1510, Барантон, Нормандия — 6 сентября 1581, Париж; по другим версиям — Трапп, близ Парижа) — французский философ-мистик и гуманист XVI века, «эрудит-утопист», как назвал его Умберто Эко. Получил известность как комментатор и переводчик книг по каббале, а также как создатель универсальной теократической концепции. Гийому Постелю принадлежит первый перевод на латинский язык Протоевангелия Иакова, а также одна из ранних карт мира (куда Постель включил и земной Рай).



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