Enif o Epsilon Pegasi (ε Peg / ε Pegasi) è la stella più brillante della costellazione di Pegaso, essendo di magnitudine +2,38. Secondo la misurazione della parallasse del satellite Hipparcos, dista 688 anni luce dal sistema solare[3].
Enif | |
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Classificazione | supergigante arancione |
Classe spettrale | K2 Ib |
Tipo di variabile | Variabile irregolare |
Distanza dal Sole | 670 anni luce |
Costellazione | Pegaso |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 21h 44m 11,2s |
Declinazione | +09° 52′ 30,0″ |
Lat. galattica | -31,4575 |
Long. galattica | 65,5710 |
Dati fisici | |
Diametro medio | 208.500.000 km |
Raggio medio | 150 R⊙ |
Massa | 11,7[1] M⊙
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Temperatura superficiale | 4.350 K (media) |
Luminosità | 5000[2] L⊙
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Indice di colore (B-V) | 1,52 |
Età stimata | 20 milioni di anni[1] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +2,38 |
Magnitudine ass. | -4,24[3] |
Parallasse | 4,85 ± 0,84 mas |
Moto proprio | AR: 30,02 mas/anno Dec: 1,38 mas/anno |
Velocità radiale | 5 km/s |
Nomenclature alternative | |
Enf, Enir, Al Anf, Os Pegasi, Epsilon Pegasi, Fom, 8 Peg, HR 8308, BD +09°4891, HD 206778, SAO 127029, FK5 815, HIP 107315.
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La parola Enif deriva dall'arabo al-anf e significa naso, a causa della sua posizione nel "muso" di Pegaso, il "cavallo alato"[4].
Brillando alla magnitudine apparente di 2,38, Enif è la stella più luminosa della costellazione, poco più luminosa di Scheat e di Markab nonostante l'astronomo tedesco Johann Bayer, nel suo catalogo l'Uranometria, le diede solo la quinta lettera dell'alfabeto greco (Epsilon (lettera)|ε).
Posta 9° 52' sopra l'equatore celeste, Enif può essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra; solo nell'Antartide non sorge mai sopra l'orizzonte. Essendo di magnitudine 2,38, può essere scorta anche dai piccoli e medi centri urbani senza difficoltà.
Si tratta di una stella supergigante arancione, 150 volte più grande del Sole, molto probabilmente negli ultimi stadi della sua evoluzione e pertanto considerata una stella morente. Enif molto probabilmente trascorrerà, prima di morire, ancora qualche milione di anni, ma non si sa ancora se alla fine esploderà in una supernova o finirà come una rarissima nana bianca al neon - ossigeno; questa indecisione è dovuta alla sua massa, esattamente nel limite supposto tra le stelle destinate ad esplodere oppure no.
Alcune volte in Enif sono stati osservati dei repentini incrementi di luminosità; ciò avvalora l'ipotesi che questa (e forse altre supergiganti) eruttano in immani flare esattamente come le stelle nane, tra cui il nostro Sole. Enif è classificata come variabile irregolare lenta, con fluttuazioni della sua luminosità comprese tra 2,37 e 2,45 magnitudini[5].
Pare relazionata con altre supergiganti come Sadalmelik e Sadalsuud, che hanno luminosità e distanza simile; le tre stelle potrebbero essere nate nello stesso gruppo e nel corso degli ultimi 15 milioni essersi allontanate tra loro di 100 o più anni luce.
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