2012 VP113 è un oggetto transnettuniano[4] posto in un'orbita attorno al Sole particolarmente eccentrica: dalle 80au[2] del perielio, il più distante conosciuto fino ad oggi, alle 446au[5] dell'afelio. La sua scoperta è stata annunciata il 26 marzo 2014[6][7]. Si tratta di un planetoide con magnitudine assoluta 4,1[2], forse classificabile come pianeta nano, il suo diametro è circa la metà di quello di 90377 Sedna[8]. È uno dei tre soli sednoidi conosciuti ad oggi.
2012 VP113
2012 VP113 fotografato a una distanza di due ore circa
Possiede il perielio più distante noto per un oggetto del sistema solare[9]. L'ultimo passaggio è avvenuto attorno al 1979, a una distanza di 80au[2] e al momento della scoperta si trovava a 83au[10] dal Sole. Sono noti solo altri quattro oggetti del sistema solare aventi perieli superiori a 47au[11]: 90377 Sedna (76au)[12], 2004 XR190 (51au)[13], 2010 GB174 (48au)[14] e 2004 VN112 (47au).[9][11] La scarsità di corpi celesti con perieli compresi fra 50[15] e 75au[16] non sembra essere un motivo legato alle osservazioni.[6]
2012 VP113 è probabilmente un membro di un'ipotetica Nube di Oort interna.[8][17][18] Perielio, argomento del perielio e posizione attuale nel cielo sono simili a quelli di Sedna.[18] Infatti tutti i corpi celesti del sistema solare noti, aventi semiasse maggiore superiore alle 150au[19] e perieli esterni all'orbita di Nettuno, possiedono argomenti del perielio raggruppati attorno ai 340°.[6]
Scoperta
La scoperta di 2012 VP113 è stata effettuata il 5 novembre 2012[1] utilizzando il telescopio Victor M. Blanco da 4 metri del NOAO, installato presso l'Osservatorio di Cerro Tololo.[17] Per determinare l'orbita e le proprietà superficiali di 2012 VP113 è stato utilizzato uno dei telescopi Magellano da 6,5m della Carnegie Institution for Science dell'Osservatorio di Las Campanas in Cile.[17] Prima di essere annunciata la sua scoperta al pubblico, venne tracciato solamente dal Cerro Tololo (807) e dal Las Campanas (304).[20] Possiede un arco di osservazione di circa 1 anno.[2] Si ritiene che la sua superficie abbia una tinta rosa, risultante da variazioni chimiche prodotte dagli effetti della radiazione sull'acqua ghiacciata, sul metano e sul diossido di carbonio.[21]
Soprannome
Il gruppo di ricerca che lo ha scoperto lo chiama per brevità "VP" o semplicemente "Biden", in onore dell'ex-vicepresidente e presidente statunitense Joe Biden.[7]
Note
MPEC 2014-F40: 2012 VP113, su minorplanetcenter.net, IAU Minor Planet Center, 26 marzo 2014. URL consultato il 20 febbraio 2014. (K12VB3P)
JPL Small-Body Database Browser: (2012 VP113), su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory, 30 ottobre 2013 last obs (arc=~1 year). URL consultato il 26 marzo 2014. ( 80 AU corrispondono a 11,968 Miliardi di Km. )
Dan Bruton, Conversion of Absolute Magnitude to Diameter for Minor Planets, su physics.sfasu.edu, Department of Physics & Astronomy (Stephen F. Austin State University). URL consultato il 26 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2012).
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