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90377 Sedna è un oggetto transnettuniano di grandi dimensioni che orbita attorno al Sole su di un'orbita particolarmente eccentrica che lo porta ad avvicinarsi al sistema solare esterno in prossimità del perielio e ad allontanarsi fino ad oltre 5 giorni luce dal Sole quando si approssima all'afelio. Si tratta di un freddo planetoide, forse classificabile come pianeta nano una volta che l'Unione Astronomica Internazionale ne avrà vagliato i parametri fisici, di dimensioni approssimativamente pari ai due terzi di quelle di Plutone.

Sedna
(90377 Sedna)
Sedna fotografato dal Telescopio spaziale Hubble
Stella madreSole
Scoperta14 novembre 2003
ScopritoriMichael Brown
Chad Trujillo
David Rabinowitz
ClassificazioneOggetto transnettuniano, sednoide
Classe spettrale?
Designazioni
alternative
2003 VB12
Parametri orbitali
(all'epoca JD 2458000,5
4 settembre 2017)
Semiasse maggiore486,6984232 au
(72809,04778×10^6 km)
Perielio76,0592341 au
(11378,29947×10^6 km)
Afelio897,3376123 au
(134239,79610×10^6 km)
Periodo orbitale3 921 995,86 giorni
(10 737,8395 anni)
Velocità orbitale1040 m/s (media)
Inclinazione
sull'eclittica
11,92897°
Eccentricità0,8437241
Longitudine del
nodo ascendente
144,45805°
Argom. del perielio311,59421°
Anomalia media358,02088°
Par. Tisserand (TJ)10,169 (calcolato)
Prossimo perielio2075−2076
Dati fisici
Dimensioni1180–1800 km
Massa
(1,7–6,1)×1021 kg
Densità media2,0×103 kg/m³?
Acceleraz. di gravità in superficie0,33–0,50 m/s²
Velocità di fuga620–950 m/s
Periodo di rotazione0,42 giorni
(10 ore)
Temperatura
superficiale
~12 K (−261,1 °C) (media)
Albedo0,32±0,06
Dati osservativi
Magnitudine app.21,12
Magnitudine ass.1,5

Gli scopritori sostengono che Sedna sia il primo corpo della nube di Oort ad essere osservato, affermando che è troppo lontano dal Sole per essere considerato un oggetto della fascia di Kuiper. Tuttavia è assai più vicino al Sole di quanto ci si attenderebbe da un oggetto della nube di Oort e la sua inclinazione orbitale non si discosta eccessivamente dall'eclittica. Quindi Sedna appartiene alla nube di Oort interna, una regione relativamente poco spessa situata sul piano dell'eclittica ed estesa dalla fascia di Kuiper sino alla nube di Oort esterna, di forma sferica. Altri astronomi si limitano a suggerire che le assunzioni precedenti circa il bordo esterno della fascia di Kuiper debbano essere riviste.

Per Sedna, 2012 VP113 e 541132 Leleākūhonua, gli unici altri oggetti conosciuti con parametri orbitali comparabili, viene definita la classe dei Sednoidi, costituita da oggetti transnettuniani con un perielio maggiore di 50 au e un semiasse maggiore più grande di 150 au.[1]

Tuttavia anche la stessa classificazione come oggetto transnettuniano viene contestata, perché Sedna non arriva mai abbastanza vicino a Nettuno per essere influenzato da esso. Altri ipotizzano che potrebbe essere stato portato nella sua orbita attuale da una stella di passaggio, probabilmente durante la formazione del sistema solare. Un'altra ipotesi suggerisce che la sua orbita possa essere una prova a sostegno di un ipotetico grande pianeta oltre l'orbita di Nettuno. L'astronomo Michael E. Brown, coscopritore di Sedna e dei pianeti nani Eris, Haumea e Makemake, crede che esso sia l'oggetto transnettuniano più scientificamente importante trovato fino ad oggi, poiché capire il perché della sua orbita insolita potrebbe fornire informazioni preziose sull'origine e sull'evoluzione del sistema solare.[2]

Dal 28 settembre al 26 novembre 2004, quando 90528 Raywhite ricevette la denominazione ufficiale, è stato l'asteroide denominato con il più alto numero ordinale. Prima della sua denominazione il primato era di 82232 Heuberger.

Il suo simbolo planetario è .[3]


Storia delle osservazioni


Sedna (al centro del cerchio verde).
Sedna (al centro del cerchio verde).
Rappresentazione artistica di Sedna.
Rappresentazione artistica di Sedna.

Sedna è stato scoperto il 14 novembre 2003 da Michael Brown (California Institute of Technology), Chad Trujillo (Osservatorio Gemini) e David Rabinowitz (Università Yale). Già al momento della scoperta si trovava alla distanza più grande a cui un qualsiasi corpo celeste del sistema solare fosse mai stato osservato.

Sedna è stato scoperto durante un rilevamento condotto con il telescopio Samuel Oschin dell'Osservatorio Palomar, nei pressi di San Diego (California). Nei giorni successivi è stato osservato da telescopi in Cile, in Spagna, in Arizona e nelle Hawaii. Anche il telescopio spaziale Spitzer, attivo nell'infrarosso, è stato puntato verso l'oggetto senza riuscire tuttavia a rilevarne la radiazione elettromagnetica. Si ritiene pertanto, in base ai limiti di risoluzione dello strumento, che il diametro di Sedna non superi i 1800 km.

A causa della sua natura fredda e distante e vista la natura mitologica dei nomi degli altri pianeti del sistema solare gli scopritori hanno battezzato il nuovo corpo celeste come Sedna, la dea inuit del mare, che si crede viva nelle gelide profondità dell'Oceano Artico. Il 28 settembre 2004 l'Unione Astronomica Internazionale, che prima identificava l'oggetto con la designazione provvisoria 2003 VB12, ha approvato il nome.


Caratteristiche



Parametri orbitali


Lo stesso argomento in dettaglio: Parametri orbitali di Sedna.

Sedna si muove su un'orbita estremamente ellittica con l'afelio situato a circa 900 au dal Sole ed il perielio a 76 au. Al momento della scoperta si trovava a circa 90 au dal Sole ed era in fase di avvicinamento al perielio. Si trattò della massima distanza di un corpo del sistema solare da Terra al momento della scoperta. Il record venne in seguito battuto da Eris individuato mentre si trovava a 97 au dal Sole.

Sedna impiega circa 10737,84 anni per descrivere un'orbita completa attorno al Sole; raggiungerà il perielio nel 2075-76.


Superficie


Animazione dell'orbita di Sedna comparata a quella dei pianeti del sistema solare e di Plutone; si noti l'enorme distanza dell'oggetto
Animazione dell'orbita di Sedna comparata a quella dei pianeti del sistema solare e di Plutone; si noti l'enorme distanza dell'oggetto

Le stime del diametro di Sedna oscillano tra 1180 e 1800 km; è il quinto oggetto transnettuniano in ordine di grandezza fra quelli conosciuti dopo Eris, Plutone, Makemake e Haumea. Il planetoide è così lontano dal Sole che la temperatura superficiale non sale mai sopra i 23 K.

Osservazioni effettuate in Cile hanno evidenziato che Sedna è uno degli oggetti più rossi nel sistema solare, quasi quanto Marte. Diversamente da Plutone e Caronte, Sedna sembra possedere pochissimo metano ghiacciato o ghiaccio d'acqua sulla sua superficie. Chad Trujillo e i suoi colleghi dell'Osservatorio Gemini nelle Hawaii hanno avanzato un'ipotesi secondo cui la colorazione rossastra di Sedna potrebbe essere dovuta alla presenza di un fango di idrocarburi, la tolina, simile a quello già trovato su Folo.

Sedna presenta un colore e uno spettro omogeneo il cui motivo è probabilmente da ricercarsi nel fatto che il planetoide, diversamente dagli oggetti più vicini al Sole, è molto meno esposto agli impatti meteorici che potrebbero modificare localmente l'albedo come ad esempio su 8405 Asbolus.


Esplorazione umana


Sedna raggiungerà il perielio nel 2075–2076. Questo evento sarà un'opportunità unica di esplorazione che non si ripeterà se non fra circa 12050 anni, cioè fino all'anno 14025. Anche se Sedna è citato nel sito di esplorazione del sistema solare della NASA, nessuna missione è stata programmata.[4] È stato calcolato che per una missione di sorvolo a Sedna si impiegherebbero 24,480 anni sfruttando l'effetto fionda di Giove, partendo il 6 maggio 2033 o il 23 giugno 2046. Sedna si troverebbe a 77,27 o 76,43 au dal Sole una volta raggiunto.[5] Qualora il lancio di un'ipotetica missione verso Sedna avvenisse nel 2033, il planetoide potrebbe essere raggiunto nell'anno 2057 mentre, se il lancio avvenisse nel 2046, la missione potrebbe raggiungere la meta nell'anno 2070. Lo studio ravvicinato di Sedna rappresenterebbe un'occasione unica per analizzare il più lontano corpo celeste del sistema solare e comprendere se esso si sia sviluppato nella nube di Oort e se la sua composizione e le sue proprietà geofisiche differiscano dai corpi celesti della fascia di Kuiper.[6]


Note


  1. Scott S. Sheppard, Known Extreme Outer Solar System Objects, su home.dtm.ciw.edu, Department of Terrestrial Magnetism, Carnegie Institution for Science. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2015).
  2. Cal Fussman, The Man Who Finds Planets, su discovermagazine.com (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2010).
  3. U+2BF2 ⯲. David Faulks (2016), Eris and Sedna Symbols, L2/16-173R (PDF)., Unicode Technical Committee Document Register.
  4. NASA, Solar System Exploration: Missions to Dwarf Planets, su solarsystem.nasa.gov (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2012).
  5. McGranaghan, R., Sagan, B., Dove, G., Tullos, A., Lyne, J. E. e Emery, J. P., A Survey of Mission Opportunities to Trans-Neptunian Objects, in Journal of the British Interplanetary Society, vol. 64, 2011, pp. 296–303, Bibcode:2011JBIS...64..296M.
  6. (EN) Ethan siegel, Is Humanity Ignoring Our First Chance For A Mission To An Oort Cloud Object?, su Forbes, 22 marzo 2018. URL consultato il 5 aprile 2020 (archiviato il 14 dicembre 2019).

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] (90377) Sedna

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[en] 90377 Sedna

Sedna (minor-planet designation 90377 Sedna) is a dwarf planet in the outer reaches of the solar system that is in the innermost part of its orbit; as of 2022[update] it is 84 astronomical units (AU), or 1.26×1010 km, from the Sun, almost three times further than Neptune. Spectroscopy has revealed that Sedna's surface composition is similar to those of some other trans-Neptunian objects, being largely a mixture of water, methane, and nitrogen ices with tholins. Its surface is one of the reddest among Solar System objects. Sedna, within estimated uncertainties, is tied with Ceres as the largest planetoid not known to have a moon.

[fr] (90377) Sedna

(90377) Sedna est un objet transneptunien du Système solaire d'un diamètre d'environ 1 000 kilomètres, ce qui en fait un candidat au statut de planète naine. En novembre 2013, sa distance au Soleil était d’environ 86,4 unités astronomiques (~12,9 milliards de kilomètres), près de trois fois celle de Neptune. Cette position, cependant, est près de son périhélie ; son aphélie de 960 au (144 milliards de kilomètres) fait de Sedna, pendant la plus grande partie de son orbite, un des objets connus du Système solaire les plus lointains après les comètes à longue période[Note 2],[Note 3].
- [it] 90377 Sedna

[ru] (90377) Седна

Седна (90377 Sedna по каталогу Центра малых планет[10]) — транснептуновый объект. Получила имя в честь эскимосской богини морских зверей Седны. Была открыта 14 ноября 2003 года американскими наблюдателями Брауном, Трухильо и Рабиновицем. Перигелий Седны в два с половиной раза дальше от Солнца, чем орбита Нептуна, а большая часть орбиты расположена ещё дальше (афелий примерно равен 960 а.е., что превышает расстояние Солнце — Нептун в 32 раза). Это делает Седну одним из наиболее удалённых известных объектов Солнечной системы, за исключением долгопериодических комет.



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