Giovanni Paolo Lembo, S.J. (Benevento, 1570 – Napoli, 31 maggio 1618), è stato un gesuita, astronomo e matematico italiano.
Giovanni Paolo Lembo entrò nella Compagnia di Gesù a Napoli nel 1600.[1] Astronomo osservativo di grande esperienza, Lembo costruì nell'estate del 1610 il primo telescopio del Collegio Romano, dove fu lettore di matematica dal 1614 al 1617.[2] Nel 1610 i gesuiti e gli alti funzionari della chiesa si rivolsero a Paolo Lembo, Odo van Maelcote, Christoph Grienberger e Clavius, gli altri matematici del Collegio Romano, per sapere la loro opinione sui nuovi fenomeni che Galileo aveva scoperto con il suo telescopio. Grienberger, Malcote e Lembo accettarono immediatamente le osservazioni astronomiche di Galileo.[3] Tuttavia fu loro chiesto di difendere la visione aristotelica dell'universo da Claudio Acquaviva, il Preposito generale della Compagnia di Gesù.
Lembo insegnò matematica presso il Colégio de Santo Antão a Lisbona dal 1615 al 1617 dove espose i sistemi ticonico e copernicano.[4] Durante il suo soggiorno in Portogallo, Lembo non si limitò a spiegare i nuovi sistemi cosmologici, ma propose anche un nuovo sistema cosmologico semi-ticonico. Secondo il modello proposto da Lembo, probabilmente ispirato alle teorie di Marziano Capella, Venere e Mercurio orbitano intorno al Sole, mentre il Sole, insieme ai restanti pianeti, orbita intorno alla Terra. Il modello cosmologico di Lembo fu adottato con alcune modifiche dall'astronomo gesuita Cristoforo Borri.[5]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5807161696251216120008 · GND (DE) 1230187189 |
---|
![]() | ![]() | ![]() |