Delta Cephei (δ Cep / δ Cephei) è una stella supergigante gialla cefeide con magnitudine apparente da 3,48 a 4,37 e un periodo di circa 5,37 giorni[2], situata nella costellazione del Cefeo. Costituisce la seconda cefeide scoperta (Goodricke, 1784), e una delle più luminose del cielo.
Delta Cephei | |
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Classificazione | Supergigante gialla |
Classe spettrale | F5 Iab (F5Ib-G1Ib)[1] |
Tipo di variabile | cefeide |
Periodo di variabilità | 5,36634 giorni |
Distanza dal Sole | 890 anni luce (273 parsec) |
Costellazione | Cefeo |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 22h 29m 10,27s |
Declinazione | +58° 24′ 54,7″ |
Dati fisici | |
Diametro medio | 57 824 000 km |
Raggio medio | 44,5[1] R⊙ |
Massa | 5 M⊙
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Velocità di rotazione | ~9 km/s |
Temperatura superficiale | 5500–6800 K (media) |
Luminosità | 2000[1] L⊙
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Indice di colore (B-V) | 0,60 |
Età stimata | ~108 anni |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 4,07 (3,48–4,37) |
Magnitudine ass. | -3,47[1] |
Parallasse | 3,66 ± 0,15 mas |
Moto proprio | AR: 16,47 ± 0,69 mas/anno Dec: 3,55 ± 0,64 mas/anno |
Velocità radiale | -16,8 km/s |
Nomenclature alternative | |
27 Cep, HR 8571, BD +57°2548, HD 213306, SAO 34508, FK5 847, AAVSO 2225+57, IRAS 22273+5809, HIP 110991
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La stella impiega meno tempo a raggiungere il massimo della luminosità, e più tempo per arrivare al minimo; nello stesso arco di tempo varia anche la sua classe spettrale: da F5 a G3.
Si ritiene che stelle di questo genere si formino con una massa 3–30 volte superiore a quella solare, e che abbiano già da tempo passato la fase di sequenza principale come stelle di Classe B. Dopo aver esaurito il loro combustibile nucleare, l'idrogeno, presente nel nucleo, queste stelle instabili passano ora attraverso gli ultimi stadi della loro evoluzione.[3]
Delta Cephei ha circa 2.000 volte la luminosità del Sole, producendo un forte vento stellare, che, in combinazione con le pulsazioni stellari, hanno un tasso di espulsione di massa di circa (1,0 ± 0,8) masse solari ogni milione di anni. Questa materia confluisce verso l'esterno ad una velocità di circa 35 km s–1. Il risultato di questo gas espulso è la formazione di una nebulosa di circa un parsec di diametro che contiene 0,07-0,21 masse solari di idrogeno neutro[1]. Dove il vento stellare è in conflitto con il mezzo interstellare circostante si forma un'onda di prua[4].
Delta Cephei ha anche un compagno, una stella di classe B 500 volte più luminosa del Sole. Dista dalla principale circa 41 arcosecondi, che a quella distanza corrispondono a circa 12.000 UA. Un'altra compagna, a 21" di distanza e di magnitudine 13, si ritiene invece che sia solo sulla linea di vista dalla Terra, e non legata gravitazionalmente a Delta Cephei[5].
La sua posizione è fortemente boreale e ciò comporta che la stella sia osservabile perfettamente dall'emisfero nord, dove si presenta circumpolare anche da gran parte delle regioni temperate; dall'emisfero sud la sua visibilità è invece limitata alla fascia tropicale. La sua magnitudine al massimo è 3,5, questo le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione, in particolar modo quando la luminosità della stella scende al minimo.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine giugno e novembre; nell'emisfero nord è visibile anche per tutto l'autunno, grazie alla declinazione boreale della stella, mentre nell'emisfero sud può essere osservata in particolare durante i mesi del tardo inverno australe.
La sua variabilità fu scoperta da John Goodricke nel 1784, e fu la seconda variabile di questo tipo scoperta, dopo Eta Aquilae, la cui variabilità fu riconosciuta tale da Edward Pigott all'inizio dello stesso anno[5]. Per la sua luminosità e per l'ampiezza delle fluttuazioni, δ Cephei è una delle stelle più semplici per astrofili e astronomi dilettanti che iniziano a dedicarsi allo studio delle stelle variabili, perché la stella è sempre visibile nelle ore notturne di gran parte dell'emisfero boreale[5].
Nel 2002 è stato impiegato il Telescopio Spaziale Hubble per determinare la distanza della stella, con un errore di circa il 4%: 273 parsec, o 890 anni luce[6].
Poco più di 6 milioni di anni fa, δ Cephei era più vicina al Sole di quanto non lo sia ora, trovandosi a circa 550 anni luce di distanza. In quell'epoca, la sua magnitudine massima era attorno a +2,7[7].
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