Eta Aquilae (η Aql / η Aquilae) è una stella della costellazione dell'Aquila, che in passato faceva parte della costellazione dell'Antinous. La stella è nota anche coi nomi derivati dall'ebraico Bezek o Bazak, che significa "luminoso". La sua variabilità è stata scoperta dall'astronomo Edward Pigott il 10 settembre 1784.
Eta Aquilae | |
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Classificazione | Supergigante gialla |
Classe spettrale | F6Iab |
Tipo di variabile | Variabile cefeide |
Distanza dal Sole | 1180 ± 390 anni luce |
Costellazione | Aquila |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 19h 52m 28,36775s |
Declinazione | +01° 00′ 20,3696″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 54.9[1] R⊙ |
Massa | 9,3[2] M⊙
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Velocità di rotazione | 18 km/s |
Temperatura superficiale | 6630 K (var.)[3] (media) |
Luminosità | 11.474 L⊙
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Indice di colore (B-V) | 0,48 |
Metallicità | 134% rispetto al Sole[4] |
Età stimata | 26,4 milioni di anni |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +4,39 (min) +3,48 (max) |
Magnitudine app. | 3,8 |
Magnitudine ass. | -3,69 |
Parallasse | 2.36 ± 1.04 mas |
Moto proprio | AR: 6,91 mas/anno Dec: -8,21 mas/anno |
Velocità radiale | -14,8 km/s |
Nomenclature alternative | |
Bazak, 55 Aquilae, HR 7570, HD 187929, BD+00°4337, FK5 746, HIP 97804, SAO 125159, GC 27517, UBV 21297
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Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nelle aree più interne del continente antartico. Nell'emisfero nord invece appare circumpolare solo molto oltre il circolo polare artico. Essendo di magnitudine 3,87, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine giugno e novembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
Si tratta di una supergigante gialla di tipo spettrale F6Iab classificata come variabile cefeide, la cui luminosità varia tra la magnitudine 3,5 e 4,4 in un periodo di 7,1766 giorni. Assieme a Delta Cephei, Zeta Geminorum e Beta Doradus, è una delle cefeidi più facilmente visibili ad occhio nudo: vale a dire che la stella stessa e la sua variazione di luminosità possono essere facilmente distinti ad occhio nudo. Altre cefeidi come la Stella Polare sono luminose ma hanno delle variazioni della luminosità estremamente piccole.
L'astro si trova a circa 1200 anni luce da Terra ed è circa 11400 volte più luminosa del Sole, considerando tutte le lunghezze d'onda che la stella emette, ha un diametro 55 volte quello solare e la sua massa è 9,6 volte superiore[2]. Giunta nella fase finale della sua esistenza la stella è divenuta instabile, e si producono pulsazioni che fanno sì che la stella cambi le dimensioni e la temperatura, variando anche il tipo spettrale da F6.5 a G2 ad ogni ciclo.
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